Questo diffusore ad oggi, è la mia miglior realizzazione, dal punto di vista tecnologico, acustico, estetico ma soprattutto dal punto di vista umano !
Ho conosciuto Fabio su Facebook, ci siamo scambiati alcune elettroniche, un giorno ho letto la sua intenzione di cambiare le torri della sala musica e così quasi per scherzo mi son fatto avanti…
Da quel momento alla conclusione del progetto son passati circa tre mesi, fiumi di parole, idee, grafici, simulazioni, segatura, tre mesi in cui tutti i giorni ho condiviso il percorso , ogni piccolo passo , tramite whatsapp.
Due teste e due mani direi 🙂
è stato molto particolare per me, spero anche per Fabio, bella la sensazione, rendere partecipi alla realizzazione di un desiderato , esperienza molto diversa dalla “semplice” scelta di un oggetto.
Fabio desiderava sostituire le sue Klipsch , suono forte, presente, emozionante, punch, alti caricati a tromba .
Iniziamo a ragionare , nelle schermate che seguono vedrete il realizzarsi dell’idea , siamo partiti da un full FaitalPro , con sezione alti a tromba per poi concludere con
sezione bassi con due woofer 8″ della Bohlender Grünsfeld
sezione medi FaitalPro 8rs250 ,
sezione alti nastro filosofia AMT
per arrivare a dimensioni e posizionamento, in funzione della seduta delle esigenze dei componenti e dei gusti personali
Queste le dimensioni finali e i dati del Tweeter
iniziamo a lavorare il legno, accendiamo la fida cnc
Pannello Frontale
Primo assemblaggio, tanta colla e pannello frontale, cassa chiusa del medio , dadi di fissaggio a ragno e condotti reflex
ora abbiamo un po di messaggi con varie discussioni, realizzazione dei fianchi, rinforzi, pannello dietro con connettori , adattatore del tweeter in modo da poter scegliere se usare tromba o nastro, la decisione iniziale di fare una scatola esterna per il crossover passivo.
Chiuso il tutto, qualche messaggio per decidere la finitura per poi farle verniciare e successivamente pensare a studio e realizzazione crossover
Crossover
L’intenzione iniziale era quella di usare un plate amp della MAraniProAduio a tre vie, il PDA-530P , per studiare tagli e pendenze per poi replicare in passivo , nel percorso è andata a finire che nella scatola esterna abbiamo messo il palteamp ed il diffusore è quindi diventato in multiamplificazione attiva , vera.
Siamo comunque giunti ad uno schema del passivo lo metto tra le immagini
Schema e risposta passivo
Scatola esterna Plate
ed eccoci qui
qualche foto del risultato finale con cui concludo gli appunti .
prima di consegnarle ho fatto una settimana di ascolti con appassionati in zona, sono venuti in tantissimi ed è stata una grande soddisfazione poter vedere gli sguardi stupiti, i sorrisi, la “pelle d’oca” , poche parole e tante emozioni.
alla prossima !!!
p.s. il commento conclusivo vero e proprio spetta a Fabio !
Eccomi qua dopo un lungo periodo di test e di modifiche in realtime… sì perchè non c’è più nessuna bobina-condensatore o resistenza ma un PC un cavo e… un mondo che si apre per i più scettici ma anche per i più fanatici del modding!
Tecnicismi a parte… inizio col dire che questo diffusore è stato un viaggio; difficile trovare un modo più “intimo” tra costruttore e cliente dove ogni step, modifica suggerimento e anche critica sia così ben strutturato.
Sono partito da una base (Klipsch RF82) dove il suono “live” fa da padrone e si è cercato di riprodurre lo stesso effetto però aggiungendo dolcezza e dettaglio. Qui l’esperienza e la bravura di Francesco han fatto sì di creare e trasformare una serie di idee in qualcosa di veramente concreto, usando gli strumenti e gli accorginemti più giusti ed essenziali.
Ero un po’ titubante sul poter usare la multiamplificazione attiva forse per la non scalabilità con un finale tradizionale, però ho voluto “crederci”…. sì perchè bisogna credere in un progetto se ci si supporta a vicenda!
…. e il risultato finale è stato di grande effetto… belle da vedere (sì davvero belle!) e nonostante il mio ambiente ostico che porta ad un ascolto “quasi da cuffia”, non risultano mai stancanti, mai in difficoltà… anche solo per un’ascolto da una toccata e fuga che lascia il segno senza se e senza ma.
Sui lavori di Francesco non c’è nulla da dire, se si intraprende un viaggio come questo vuol dire che la passione e il culto della Musica sono vivi più che mai, e devo dire che queste poche parole e la sua bella persona non bastano sicuramente per far capire di che pasta è fatto! Continua così!!!
Un’ultima parola per chi vorrà entrare nel mondo k4revenge… CREDETECI!
Grazie mille Fabio.
davvero, mi è piaciuto tutto in questo progetto, sono molto contento di sentirti soddisfatto.
a presto 🙂